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lezioni di francese

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ho trovato un libro da aggiungere alla mia wishlist delle letture per la stagione fredda, quelle da accompagnare ad una tazza di the caldo sul divano:

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Lezioni di Francese di Peter Mayle. Contrariamente al titolo, non si tratta di un libro sulla lingua e sintassi francese bensì sulla sua favolosa quanto succulenta cucina.

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L’autore per me è una garanzia, avendolo già sperimentato in UN anno in Provenza. Mayle ha preso dimora stabile in Provenza da dove è poi partito in frequentissime escursioni fino agli angoli più remoti della Francia alla scoperta dei cibi più gustosi e dei vini più meritevoli, e ha pubblicato in seguito  diversi libri di successo tra cui  Un’ottima annata.

 

Ma veniamo alla trama: un diciannovenne britannico, cresciuto nel deserto gastronomico e nutrito nelle grigie mense del dopoguerra, compie un viaggio nella Parigi dei ristorantini e dei bistrot, seguito da un tour in Provenza, con i tavolini e le sedie sotto gli ombrelloni…La conseguenza può essere una sola: quel giovane si innamorerà di quel paese meraviglioso, della sua cucina, dei suoi vini, della sua gente…


In Lezioni di francese Peter Mayle rende omaggio a mille luoghi, paesaggi, persone conosciuti nel corso della sua lunga storia d’amore con la Francia. Con un affetto sincero e un umorismo accattivante, ci accompagna alla scoperta di atmosfere, profumi e sapori indimenticabili: la Foire aux Escargots di Martigny-les-Bains, ovvero un week-end in cui si onora sua maestà la lumaca; la Maratona del Medoc, dove chi corre tra le vigne di Bordeaux si ristora con vini rossi pregiati (compreso il Château Lafite-Rotschild); la memorabile bouilabaisse che si può gustare solo in un ristorantino della Costa Azzurra; la ricerca del pollo perfetto alla fiera di Bourg-en-Bresse; la santa messa in onore del tartufo nero nel villaggio di Richerenches…

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Armato di coltello, forchetta e flûte, Peter Mayle delizia e diverte, accompagnandoci negli angoli più segreti e charmants di un paese meraviglioso. Ci fa condividere mille piaceri (alcuni segnalati dalla Guida Michelin, altri scoperti in esclusiva), regala diverse ricette golose, discute la formula dell’omelette più buona del mondo. E soprattutto ci dimostra che il piacere della lettura e quello della tavola si sposano alla perfezione, convinzione da me pienamente condivisa!

 imagesLezioni di francese potrebbe presentare il difettuccio di diventare a tratti, un po’ monotono dopo alcuni capitoli  tanto da far pensare un po’ troppo ad una seduta di slow food. Una soluzione possibile per non farselo apparire noioso è quello di provare a sperimentare le ricette made in France o di rubare alcuni trucchetti culinari!

Unico avvertimento: vietato tassativamente ai vegani!!!

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Augurandovi un felice weekend (chissà se le condizioni meteo mi permetteranno una gita fuori porta!) vi aspetto come sempre da me!

Daniela

 

 

 

 

Foto pinterest e ill. h.stillufsen

 

33 pensieri riguardo “lezioni di francese

  1. Quanto mi piacciono le immagini che hai messo; danno la sensazione di un che di… antico… dev’essere interessante il libro; qualche anno fa ho ritrovato una ricetta (en français, naturellement) che mi aveva dato la mamma di un ragrazzo francese che avevo conosciuto; mi piacerebbe farla, uno di questi freddi giorni invernali… 😉 Buonanotte, cara daniela ❤

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      1. in realtà ne ho conosciuti diversi di ragazzi e ragrazze francesi; a scuola la professoressa di francese aveva intessuto un rapporto di corrispondenza con un liceo francese; prima uno a Montpellier, poi uno a Redon (in Bretagna): noi andavamo da loro una settimanba, poi loro venivano in Italia per lo stesso per lo stesso periodo di tempo. Il mio primo corrispondente si chiamava Sylvan, poi, in Bretagna, c’era Benoit… Naturalmente, poi ciascuino conosceva anche gli amici del corrispondente, e si creava un bel clima di amicizia. Di sicuro ti posso dire che quella ricetta è molto burrosa… Poi, se vuoi, te la mando. 😉 buona Domenica. ❤

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        1. wow luca t invidio tanto!!!!!!! la mia corrispondente francese m ha risposto solo ad un paio di lettere poi putroppo nn l ho piu sentita..anch io risalgo ai tempi delle superiori…
          x la ricetta certo che la voglio se sei così gentile da farmela avere ^_^

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          1. in realtà anche io con loro mi sono scritto molto poco; quello che era bello era il clima che si creava tra noi e loro: un rapporto serio, vis à vis. per la ricetta, dammi il tempo di cercarla, poi te la faccio avere ^_^ Buonanotte cara daniela

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  2. Conosco bene la Francia e le tue immagini sono veramente una sintesi chiara di come è…che nostalgia, guardando le tue foto sento anche i profumi, come sempre bravaaaa e davanti ad un café
    au lait e un croissant au chocolat ti auguro una stupenda giornata. un abbraccio Manuela

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      1. Si mi pace molto la Francia…mia mamma e nata in Francia, mia nonna era chef in Francia.. e da mia nonna che ho cominciato(già a 2 anni )ad apprezzare le prelibatezze della cucina francese …insieme a quella italiana e in particolare ( ricette tradizionali della cucina Toscana)… mi ritrovo oggi ad amare tutto ciò che gira intorno ai profumi, colori e sapori del cibo. Ti auguro una splendida domenica ❤

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        1. wow che privilegio..la tua nonna poi chef in francia?! che spettacolo dev essere stata una gran donna! immagino sì che apprezzerai tantissimo questa eredità culinaria e come te adoro anche la cucina toscana (perla della nostra bella italia…) grz per avermi raccontato queste cose di te mi piace un sacco! buon proseguimento di serata , anzi buon lunedi dai tanto non manca molto… ^_^

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  3. Mi mancava anche questa!Leggendo un libro ho sempre vicino a me la mappa della città/dello Stato dove è ambientata la trama, oppure un vocabolario, un libro d’arte…adesso mi hai stuzzicato con questo libro con ricettario “incluso”! Grande! un quadernetto in giro per casa lo trovo per trascrivere il “Ricet-topo di Biblioteca” (il titolo mi è venuto così,sai com’è fine settimana,relax, 😉 ) baci anzi bisous! à bientot!

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