Bella Estate

“Sarà Estate – finalmente.
Signore – con ombrellini –
Signori a zonzo – con Bastoni da passeggio –
E Bambine – con Bambole –
Coloreranno il pallido paesaggio –
Come fossero uno splendente Mazzo di fiori –..” E. Dickinson

E allora Estate sia. Quella che abita la campagna attorno me brulicante di vita, di colori e del canto degli uccelli che fanno a gara a rubare chicchi di grano trasportati dal vento. L Estate quella celebrata nell orto, dove è tutto un susseguirsi di saporiti ortaggi, prima la zucchina poi i pomodori e quindi la melanzana e il peperone. L estate  al gusto di ciliegia , al profumo di lampone e more; l’Estate che ha la pelle delicata di una pesca  e la dolcezza del melone. La mia estate che, comunque vadano le cose, ogni anno è una certezza, ritrovarla nel turbinio dirompente dei colori nelle nuance più sorprendenti  poiché escono direttamente dai pennelli di Madre Natura: il lilla – azzurro delle ortensie ,rubato alla lavanda, il vermiglione dei gerani o dei papaveri , il giallo dorato del grano fino ad ogni gradazione di rosa . E poi c’è il sole. L Estate compone ogni giorno un ode speciale al benevolo, luminoso, rovente sole. Se in passato amavo ubriacarmi di sole nelle ore più calde tra passeggiate in bicicletta o all ombra degli alberi in giardino a rilassarmi con un buon libro.. oggi  mi piace assaporare il tramonto… quel momento particolare in cui il sole ostenta il suo lato meno aggressivo e spavaldo mostrando tutta la sua fragilità che poi è anche il suo fascino “intramontabile”… l ora del tramonto è meno rovente, rispetto alle altre ore del giorno; è un acquerello di colori caldi, come una granita agli agrumi siciliani e ai frutti rossi rovesciata sul cielo, “un paso doble” con la brezza che anticipa la sera e tutto si fa più magico. Le luci che accompagnano il tramonto riscaldano di poesia ogni fiore del giardino, e divento vittima di un irrefrenabile voglia di rimanere fuori a contemplare questa immutata bellezza attendendo il canto delle cicale o lo frignar dei grilli , e il loro concerto di natura  . C’è più voglia di cenare outdoor con la famiglia o in compagnia di amici veri; ed è così facile scegliere il menu da cucinare, in semplicità poiché la bontà del cibo è data già dalla genuità e la freschezza, appena raccolta,  dei sapori dell orto.

Servirebbe un barattolo per infilare dentro qualche frammento di sole e qualche tramonto riservandolo a quando la stagione calda cederà il posto al freddo e al buio dell inverno.

“Portami il tramonto in una tazza . Dimmi fin dove arriva il mattino; ditemi a che ora va a dormire il tessitore che filò le vastità d azzurro ..” E.Dickinson

Daniela

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