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un pomeriggio tra i quadri

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Ci sono domeniche pomeriggio adatte ad essere trascorse al museo  o in una pinacoteca; quelle domeniche in cui il pranzo si fa veloce e si ha voglia di fare entrare nella testa un po’ di cultura e deliziare gli occhi di bellezza…

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leone di san marco in piazza a rovigo ( foto mia)
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palazzo delle poste a rovigo d ‘epoca fascista (foto mia)

Così domenica scorsa io e Chicco siamo stati a Rovigo a veder la mostra  Al primo Sguardo presso  palazzo Roverella e Roncale; quest’ultimo con il recente restauro effettuato magistralmente.

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(foto mia) palazzo roverella

 

Protagoniste  le Collezioni d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che per la prima volta vengono svelate al pubblico . Collezione davvero varia che abbraccia opere dal 600 al 900 tra cui tele di gradissimo interesse di Palizzi, De Nittis, Lega, Ghiglia, Boldini, Fattori, Soffici, Rosai, de Pisis, de Chirico, Guttuso De Chirico, insieme a Zandomeneghi, Milesi, Luigi Nono, Licata, Brass, Cavaglieri, Crali, Guardi fino ai grandi Utrillo e Chagall.

A Palazzo Roverella ,  la grande scoperta per me è stata quella di un artista rodigino di fine ottocento che non conoscevo prima: Cavaglieri. Diverse le tele ospitate nella mostra (la venditrice di arance, signora in una strada di campagna, passeggiata d’inverno, Giulietta … )  e in tutte la presenza femminile delicata e dal gusto un po’  post impressionista di Giulietta sua donna nella vita e sua musa nell’arte. Egli sa trasformare la realtà in piacevolissime visioni cromatiche .Solo dopo il 1925 quando partirà per la Francia, Cavaglieri comincerà a sostituire i ritratti di donna con il paesaggio. Mi piace lo stile di questo artista e ritrattista e spero in una mostra dedicata interamente a lui.

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cavaglieri (giulietta)
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(giulietta in visita) cavaglieri

A rappresentare la territorialità della campagna e del paesaggio fluviale della mia regione ho ritrovato un TRAMONTO IN VALLE, di Millo Bortoluzzi, una tela dove è raffigurata una scena con profondità d’orizzonte sulla veduta lagunare, dai toni aranciati del tramonto con volo di uccelli, forse di pellicani, la nostra piccola Camargue.

C’è spazio anche per la pop art di ispirazione Warholiana con Pozzati (ex grafico) con opere dove l’oggetto comune come una suola da scarpa o una sedia va reinterpretato e moltiplicato all’infinito.

Non manca un accenno al futurismo rivisitato di Tullio Crali con tele di aeropittura che inneggiano alla velocità e al movimento.

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crali
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palazzo roncale

Mentre è stata la  prima visita per me  a palazzo Roncale. Impeccabili i lavori di restauro effettuati. Al piano nobile ho ammirato i soffitti di manifattura veneziana ma di spettacolare bellezza ho trovato due arazzi giganti alle pareti uno raffigurante una scena di Adorazione dei Magi alquanto insolita poiché opulenta e sfarzosa e l’altro sulla Fortuna.

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arazzo della fortuna

A palazzo Roncale le opere che hanno catturato la mia attenzione sono state diverse. (già incotrato a Roverella nel carboncino della merenda del gondolier) con il suo TERRIFICO RACCONTO DELLA NONNA, dove gli occhi della vecchietta davvero mettono paura e giustificano i pianti dei nipotini seduti davanti a lei in cucina.

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milesi

Non mancano le scene agresti e arcadiche come INTERNO DI STALLA di Filippo Palizzi .

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palizzi

Ho ritrovato un Boldini insolito, non più ritratti di eleganti donne bensì una scena di GONDOLE A VENEZIA.

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boldini

E le perle più preziose per me le ho ammirate accostate l’una all’altra: UN Chagall in ANNIVERSARIO, con la sua poeticità e musicalità densa di romanticismo che solo lui sa dosare in modo superbo

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chagall

a far compagnia a un’altra tela (dalle stesse dimensioni ridotte) di UTRILLO con un paesaggio tipicamente francese a me tanto caro, in versione invernale : LA MAISON DE MIMI PINSON SOUS LA NEIGE.

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utrillo

Rimaniamo in tema neve, con un opera contemporanea (1960) di Michele Cascella : SCIATORI.

Non poteva mancare il CARNAVALE IN PIAZZETTA A VENEZIA di Italico Brass come omaggio della bella città lagunare così vicina a Rovigo.

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brass

E nell’ultima sala c’è spazio per Guttuso con una tela dai colori accesi della frutta succosa e dolce  del nostro bel  meridione in DONNE E BANCO DI FRUTTA.

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guttuso

 

Sono uscita da questa mostra soddisfatta e compiaciuta. Racchiude  importanti tele di nomi celebri ma soprattutto mette in luce artisti locali che non hanno nulla da invidiare ai grandi…E il tutto a ingresso gratuito. Sono queste le occasioni da cogliere al volo , per la loro  fruibilità e per l’importante scopo  di onorare e conoscere da vicino  il  nostro  bel territorio  attraverso gli occhi dei pittori grandi che ne hanno subito il fascino tanto da trasferirlo sulla tela.

Al prossimo post

Daniela

 

 

29 pensieri riguardo “un pomeriggio tra i quadri

  1. sai che mi è venuta una gran voglia di iniziare anch’io ad uscire e scoprire il mondo che ho intorno, il mondo dell’arte, la storia, come ho scritto prima la cultura: non amo questa epoca “tecnologica” fatta di aggeggi che sostituiscono il cervello, la parola, e il bel vedere 🙂

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  2. Bellissimo! Molti dei pittori da te nominati non li conosco; invece, apprezzo molto Chagall, sebbene finora non abbia avuto occasione di vedere delle mostre a lui dedicate. Buona giornasta, Daniela!
    luca

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  3. Hai proprio ragione Daniela ci sono giorni che invitano all’arte e questa deve essere stata proprio una bella mostra. Se ti dovessi dire il mio quadro preferito tra questi beh quello di Parigi sotto la neve 😉 buona giornata

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  4. Ciao Daniela, anch’io adoro l’arte e le mostre e ogni tanto mi piace andare a visitarne qualcuna! Quella che hai visto sembra veramente molto bella e interessante! Per fortuna anche a Milano vengono organizzate mostre dalle quali esco sempre soddisfatta 🙂

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    1. cara ariel t invidio la vicinanza con milano proprio per le mostre….ce ne sono sempre di bellissime ma io sono pigra e venire fino a milano un po mi pesa…(troppo traffico con l auto e un odissea con i mezzi pubblici) …mi è piaciuta molto la pinacoteca di brera che ho visto anni fa ….anche tutto il quartiere di brera mi piace assai:)

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      1. Anche a me è piace la pinacoteca e il quartiere di Brera: per quanto riguarda le mostre non permamenti quelle di Palazzo Reale (situato vicino al Duomo) sono molto belle: peccato per gli ingressi poco economici…

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  5. Meraviglia! Io molto spesso prendo e vado girando senza una meta precisa, così scopro nuovi posti, chiese che solitamente sono chiuse e proprio quel giorno son aperte, musei minuscoli nascosti in vicoletti o quant’altro. Adesso (un mesetto fa, in realtà) ho scoperto che il mercoledì c’è anche una rassegna cinematografica 🙂 me molto felice!

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  6. Un quadro antico … i sapori di una volta, ed i silenzi e il tempo fermo e il cielo terso e i fiori e il sole … ah quel sole di mondi perduti …. Sì, talvolta la vita è davvero splendida, non ostante tutto ! 🙂

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